E’ da un pò che non torniamo a parlare di regimi alimentari che ci aiutino a migliorare il rapporto con il nostro corpo.
Da un pò non parliamo di diete e nuove linee di pensiero in grado di apparecchiarci la tavola con un’alimentazione equilibrata e funzionale alle nostre aspettative.
Oggi quindi diamo spazio alla cosiddetta dieta dash. E partiamo con lo spiegare innanzitutto l’acronimo che assegna un nome a questo metodo di nutrizione.
La sigla dash viene da Dietary Approaches to Stop Hypertension, che letteralmente vuol dire approcci alla dieta per fermare l’ipertensione.
Ed è proprio sull’esigenza di combattere la tendenza ad elevare la pressione sanguigna nelle arterie che si interviene. Ma anche l’ipercolesterolemia e il diabete potranno essere tenuti a bada dandosi determinate regola nel mangiare.
Non è un caso poi, che questo regime alimentare sia stato ideato e sviluppato negli Stati Uniti, dove problematiche relative al consumo sregolato di cibi ricchi di grassi è molto diffuso.
Aderire a questa dieta vuol dire innanzitutto preferire frutta, verdura e cereali integrali, mettendo dietro la lavagna cibi grassi e ricchi di sale e zuccheri.
La ripartizione delle sostanze da ingerire ogni giorno prevede circa il 55% di carboidrati complessi, circa il 18% di proteine e circa il 27% di grassi.
E per quanto riguarda i lipidi, sono preferiti grassi utili al cuore, come ad esempio quelli che troviamo nella frutta secca o nell’olio extravergine d’oliva.
Rivolgetevi quindi a un nutrizionista di fiducia o a un dietologo che possa adattare questi principi alla vostra quotidianità e al vostro organismo. Tentare non nuoce!
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