Ecco due parole che può capitare di avere in testa durante il giorno. La prima è “dieta” e la seconda “formaggio”. Un accostamento che può divenire croce e delizia per molti. Ma se ben bilanciato non crea malumori. Anzi…
Il segreto è sapere che tipo di formaggio si sta mangiando, quante calorie contiene il pasto a base di latticini che avete davanti e raffrontare il tutto con il vostro fabbisogno alimentare.
Può essere utile in questo contesto caricare nel vostro telefonino una delle tante applicazioni che vi aiutano a catalogare e consultare informazioni sui valori nutritivi. Rivolgersi a un consulente “virtuale” ma competente aiuta molto. Ma restiamo sul pezzo…di formaggio!
E lo cataloghiamo in base al contenuto di grassi. Avremo così formaggi grassi (fontina, taleggio, gorgonzola, caciotta di pecora, mozzarella di bufala, mascarpone) se la presenza dell’ospite indesiderato è maggiore del 42% del totale, formaggi semigrassi (grana e formaggi duri di montagna parzialmente scremati, asiago) se la sostanza grassa è compresa fra il 42% e il 20%, formaggi magri (ricotta scremata) se c’è meno del 20% di grassi.
Quindi anche i cosiddetti formaggi magri contengono, seppur in minima quantità, dei grassi. E questi grassi quà, teniamoli bene d’occhio. Si tratta infatti di grassi saturi, cioè i più pericolosi per il sistema cardiovascolare. Un consumo eccessivo può portare all’aumento di colesterolo nel sangue.
In una dieta bilanciata è bene comunque non superare le 150 Kcal di formaggio ingerite ad ogni pasto. Un equilibrato consumo di formaggio ci assicura proteine e sali minerali, tra cui calcio e fosforo, e vitamine A, B e D. Beh…ora sì che possiamo dirlo…buon appetito!
Categorie: Alimentazione, Fitness Tips, Mantenimento, Perdita Peso