10 Dic

Elettrostimolatori, “scossa” fitness

      Marco "mark" Costantino

elettricità
Eccitare le cellule nervose tramite un generatore di corrente. In estrema sintesi è questo il principio alla base degli elettrostimolatori.

Ma non pensate a pubblicità di “magici” rimedi contro la cellulite o ad una scorciatoia per il benessere.

L’utilizzo di questi accessori si è andato sempre più diffondendo e oggi possiamo vederli tranquillamente inseriti nel programma di allenamento di diversi atleti.

Ovvio però che parliamo di elementi che possono essere utili in determinate situazioni ma che non sono da considerare come sostitutivi degli abituali allenamenti.

Non è che sottoponendosi a sedute continue con elettrostimolatori si può quindi dimenticare di effettuare esercizi o di mantenersi in forma correndo o camminando.

Ma cerchiamo di approfondire la materia. L’elettrostimolazione avviene appunto tramite elettrodi, che applicati su specifiche parti del corpo, generano impulsi.

I muscoli, “toccati” in questo modo, beneficiano delle contrazioni fisiologiche che si vengono a creare.

Questa pratica è molto utile ad esempio in fase riabilitativa o per intervenire su determinate aree del nostro corpo e lavorare su tessuti ben individuati.

Ma anche un atleta sano può comunque utilizzare elettrostimolatori dopo aver coordinato la scelta con uno specialista.

Non sottovalutate però la consultazione medica, in particolar modo durante una gravidanza, se siete soggetti a problematiche neurologiche o cardiache, se soffrite ad esempio di epilessia o ipertensione arteriosa.

Con un po’ di attenzione potrete qundi trarre il massimo vantaggio da questi accessori.

 

 

Categorie: Allenamento, Attrezzatura, Attrezzi, Infortuni e microtraumi, Mantenimento, Palestra, Personal Training




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