Anguria, Salute e Benessere d’Estate

Sarà difficile evitarla o non vederla sulle nostre tavole in queste settimane. Che poi è tutt’altro che cattiva come frequentazione durante i pasti estivi. E vi spieghiamo anche perchè. Ops! Ma ancora non è stata presentata la protagonista di giornata del nostro blog. Oggi parliamo dell’anguria, frutto tricolore per eccellenza e principe di pranzi e cene a luglio e agosto.

Pochi frutti sono infatti così dissetanti, rinfrescanti e ricchi d’acqua in un periodo in cui andiamo costantemente alla ricerca di refrigerio da accostare alla naturale esigenza del cibarsi.

L’anguria è un alimento ideale quindi per completare i nostri pasti, per fare una merenda capace di saziarci con gusto e ovviamente per le sue acclarate proprietà nutritive e benefiche.

Concentriamoci allora sulle ragioni che ci devono indurre a non sottovalutare le qualità di questo frutto. Partiamo subito col dire che l’anguria contiene licopene, sostanza naturale dalle spiccate proprietà antiossidanti.

Aggiungiamo poi che la presenza del 92% di acqua e dell’8% di zuccheri contribuisce a una regolare idratazione durante le calde giornate estive, contribuendo alla protezione della pelle. Già queste caratteristiche ci mostrano come questo frutto fornisca utili armi a nostro favore contro le malattie cardiache, l’accumulo di colesterolo e l’ipertensione.

A tal proposito ricordiamo infatti che l’anguria contiene anche citrulina, altra sostanza utile per una corretta funzione del nostro apparato cardiocircolatorio e in grado di favorire la dilatazione dei vasi sanguigni (condizione che migliora l’afflusso di sangue verso gli organi).

E per concludere il discorso mettiamo in evidenza anche le proprietà energetiche di questo frutto tipico dell’estate (da consumare proprio in questo periodo per sfruttarne al meglio i benefici).

L’apporto di vitamina B6, generato dal consumo dell’alimento di giornata, è sfruttato dal nostro organismo per la produzione di dopamina, così come l’apporto di magnesio contribuisce a rivitalizzare le cellule.

A questo punto vi lasciamo, che ci è venuta fame e un’idea su cosa mangiare ce l’avremmo!