Abbiamo messo sul piatto della bilancia il camminare e il correre. Due approcci all’attività fisica capaci di accompagnarci verso una soddisfacente ricerca dello star bene.
Entrambi portano a bruciare calorie. Ed entrambi riattivano il nostro apparato cardiocircolatorio, creando i presupposti per un corretto stile di vita.
Ma in funzione di diversi fattori, si può preferire l’una o l’altra attività. L’ultima volta vi abbiamo suggerito perchè potremmo preferire il camminare al correre. Oggi esaminiamo il contrario.
Correre è un’attività naturale, che possiamo svolgere all’aria aperta o a casa (con un tapis roulant, ad esempio).
E’ il modo più spontaneo che il nostro organismo ha a disposizione per azionare il consumo di energie e liberarsi di tossine, magari accumulate in eccesso a causa di sedentarietà.
La corsa presuppone una predisposizione del nostro fisico ad uno sforzo ben preciso. Le energie si consumano più velocemente e l’approccio all’attività va quindi studiato.
Non è però esatto dire che chi corre va più veloce e quindi abbandona strada facendo una maggiore quantità di grassi rispetto a chi cammina.
In questo discorso influiscono anche elementi come la durata dell’attività svolta, il personale metabolismo e il regime alimentare seguito da chi si sta muovendo.
C’è inoltre la componente chimica da prendere in considerazione e la gestione dell’appetito a seguito dell’attività svolta.
Comparare walking e running non deve infine servire ad assegnare un’esclusività come percorso principale verso il benessere.
Il consiglio è infine quello di alternare l’attività in funzione del proprio stile di vita, cercando di equilibrare riposo e allenamento.
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