11 Apr

Migliori allenamenti con lo stretching

      Siria Colorato

La parola stretching è entrata ormai di diritto nel lessico degli appassionati di fitness. Questo termine anglofono che deriva dal verbo inglese “to stretch”, tradotto da noi in allungare, si è impossessato di una bella fetta d’importanza per i nostri allenamenti.

Dall’aerobica americana, quella promossa decenni fa da una tonica Olivia Newton John nel videoclip “Physical”, e ora sparsa fra case e palestre anche da noi, si è così arrivati allo stretching, considerato una sorta di anticamera del benessere. Per la felicità di Bob Anderson, che ne viene ritenuto un pò il padre.

Il concetto di partenza è semplice. Prima di svolgere un’attività fisica intensa favoriamo un lento e graduale allungamento delle fibre muscolari che andremo a stimolare. Concetti che sono ora considerati dei veri e propri fondamenti di una sana attività fisica.

Non esiste una disciplina sportiva ormai che non passi attraverso lo stretching per preparare al meglio la performance sportiva. Seppur si parli anche di “creeping”, come di effetto collaterale negativo quando si richiede alla fibra muscolare maggiore capacità di immagazzinare energia elastica.

Ma stretching equivale a prevenire i traumi. Non solo in fase di preparazione allo sforzo, ma anche in un contesto di defaticamento dopo aver prodotto intensa attivtà fisica. Bastano dopotutto pochi minuti per “cementare” le fondamenta di un corretto allenamento.

Prima di fare attività fisica dedicate una 15ina di minuti allungando adeguatamente i muscoli con esercizi specifici. E dopo l’allenamento riportate gradualmente alla normalità i tessuti sollecitati. Domani vedremo qualche esercizio specifico.

 

 

Categorie: Allenamento, Benessere, Esercizi, Fitness Tips, Infortuni e microtraumi, Palestra, Personal Training




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