Ieri si parlava di baseball. Ci piace spesso accostare consigli sull’attività fisica all’introduzione a quelli che sono i momenti più emozionanti legati allo sport.
La cura del corpo e del rapporto psicofisico equilibrato non può infatti prescindere dalla consapevolezza che lo sport deve essere una parte fondamentale della nostra quotidianità. Vuoi per l’aspetto prettamente fisico, vuoi per i valori basilari che trasmette.
Oggi però torniamo a trattare un argomento un pò più tecnico, che proprio il baseball ci ha portato a prendere in esame, l’allenamento funzionale.
Questa attività, preparatoria nelle cosiddette fasi di off season, è rilevante nella gestione delle proprie capacità atletiche ad alto livello. Inoltre ci può dare spunti interessanti per i nostri allenamenti.
Il “functional training” ha origine come la gran parte di questi “codici di comportamento” negli USA. Questa tipologia di allenamento si concentra sulle qualità fisiche innate e cerca di intervenire adattando e modellando l’attività attorno al corpo. Un allenamento funzionale, appunto.
L’intensità e la varietà di esercizi viene per questo motivo filtrata in base alla persona che li approccia. Ecco spiegato il segreto di una “tecnica” ora diffusa non solo fra i campioni del baseball, e più in generale dello sport a stelle strisce.
Come sempre raccomandiamo però, non ci avventuriamo in territori sconosciuti solo per il loro fascino ma chiediamo sempre a chi di dovere come adattare i contesti che vi presentiamo alle nostre personali caratteristiche.
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