Sono partiti ieri i Campionati Mondiali di Ciclismo, che quest’anno aggiungeranno motivi per recarsi in Toscana a trascorrere qualche giornata di settembre.
E’ quindi partita una settimana all’insegna dello sport (chiusura fissata per il 29 settembre) che richiamerà appassionati anche dall’estero e che porterà con sè tutta quella dose di speranze e ambizioni che un tale appuntamento non può non comprendere.
Il ciclismo, purtroppo, è uno sport che spesso è coperto più dalle ombre che esaltato dalle luci, ma la vigilia di un Mondiale resta pur sempre un periodo da vivere con grande entusiasmo.
Ed ecco qualche numero, utile per capire la portata di questo evento: 77 atleti del ranking mondiale, 179 reti televisive nazionali presenti, 31 dei migliori atleti mondiali alla gara Uomini Elite del 29 settembre.
Ma i ciclisti come si stanno preparando alla competizione? Un ciclista deve sempre saper dosare le forze e gestire sforzi ed energie. Per questo grande attenzione viene posta alla frequenza cardiaca e all’allenamento della resistenza.
I moderni metodi di allenamento prevedono quindi il monitoraggio di determinati valori con cardiofrequenzimetro, senza dimenticare la costanza. Che dopotutto nello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni, è una condizione imprescindibile per ottenere risultati.
In questa disciplina è dalle gambe che deve venire la spinta maggiore verso il traguardo da raggiungere, perché la parte superiore del corpo è quasi immobile quando si pedala.
L’attività è quindi mirata a fornire uno stabile dispendio di energie, per evitare crolli fisici o cali di intensità dovuti a improvvisa stanchezza.
Ultima considerazione: fondamentale diventa lo stretching a fine sessione, visto che il ripetere continuamente il movimento di pedalata può irrigidire la muscolatura degli arti inferiori.
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