02 Nov

Di corsa alla Maratona di New York

      Marco "mark" Costantino

runningIl copione è sempre lo stesso. Una marea di scarpette che battono ripetutamente l’asfalto della più elettrizzante città del mondo per onorare una competizione che si ripropone ormai da 45 anni.

Si è infatti tenuta ieri la Maratona di New York e ancora una volta oltre 50.000 iscritti (senza contare i 2 milioni di spettatori collegati in televisione da tutto il mondo) hanno aderito a questa corsa che raggruppa atleti provenienti dai più disparati paesi.

Una folla interminabile di corridori (circa 2.000 gli italiani) ha cosi esaltato al meglio le potenzialità e i valori di una festa dello sport che va sempre sostenuta e vista come stimolo per gareggiare verso il top della forma.

Il percorso tracciato attraverso New York City (da Staten Island a Brooklyn, e poi attraverso il Queens e il Bronx, per finire a Manhattan) è stato così riempito dall’entusiasmo di chi ha preso parte a un evento capace di attirare l’attenzione di sportivi e appassionati da ogni angolo del globo.

E tutto ciò che concilia il piacere di fare sport e l’esaltazione della sana competizione a noi piace sempre sottolinearlo. In questo caso parliamo di un evento che dal 1970, quando si tenne la prima edizione, ha diffuso l’importanza di sfidare non solo gli avversari ma anche il proprio corpo.

E a proposito di voglia di superare i propri limiti e di mantenersi in forma è curioso notare la nutrita partecipazione di ultraottantenni a questa edizione. Ma anche di atleti emofiliaci. E questa infatti una delle storie collaterali alla manifestazione che ci piace mettere in evidenza.

Per merito di un progetto della Federazione delle Associazioni di Emofilici (FedEmo), un gruppo composto da 3 atleti emofilici di differenti età e gradi di malattia ha infatti preso parte alla corsa.

A loro vanno aggiunti altri cinque podisti con simili problematiche fisiche. La loro presenza ha così esaltato la validità del progetto Marathon, nato nel 2013 con l’obiettivo di permettere ad atleti emofilici di prendere parte alla Maratona di New York.

Per la cronaca i vincitori della maratona sono stati i keniani Stanley Biwott e Mary Keitany, due dei favoriti alla vigilia della competizione organizzata dal New York Road Runners, la società podistica cittadina diventata più famosa al mondo. Ma a dirla tutta, questo dato ci interessa poco.

Ci interessa di più sbattere in prima pagina gli esempi positivi che ci vengono trasmessi attraverso la Maratona di New York e lo sport in genere. Elementi che possono fornirci ulteriori stimoli per ridare slancio alla nostra attività fisica.

 

 

Categorie: Motivation, News, Sport




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