02 Mar

Il fitness della squadra speciale “squat”

      Paolo Ruggeri

Personl Trainer Blog - Fitness

Ok, anche questa settimana, soprassediamo sull’allenamento. Non nel senso più sensato, mi verrebbe da dire. Non si tratta di un invito a saltare sedute. Tutt’altro. Alleniamo ancora il punto in cui ci sediamo sopra. Insomma, non lasciamo dietro di noi crescere il malcontento.

 

Continuiamo quindi a dedicare ancora un po’ del nostro tempo ai muscoli di grosso spessore che chiamiamo glutei. Fibre rosse, da stimolare con carichi pesanti. E non con cene pesanti. Ma se proprio dobbiamo cedere ai peccati di gola, dato che le grandi abbuffate possono lasciare il segno, se riprendiamo a parlare di squat, affondi e stacchi a gambe tese non (ci) facciamo male. Questi sono i nostri alleati migliori per salvaguardare la retroguardia del nostro benessere.

 

E se riprendiamo a parlare di squat, stavolta lo facciamo con una variazione. Il tipico piegamento, per renderlo più funzionale al nostro scopo, lo eseguiamo andando giù più indietro rispetto alla posizione dei piedi, in modo tale che le nostre terga vengano stimolate maggiormente rispetto a uno squat tradizionale.

 

Inoltre, nel momento in cui torniamo su cerchiamo magari di non aiutarci con piccoli espedienti che potrebbero inficiare la qualità dell’esercizio. Sono infatti sconsigliabili gli squat eseguiti ad esempio con un rialzo sotto i piedi, anche perchè all’ufficio reclami che abbiamo in testa si potrebbero rivolgere subito le ginocchia.

 

Ora, passati i minuti ad andare su è giù, tenetevi da parte altri minuti per andare avanti. Ricorderete infatti che nei giorni scorsi abbiamo parlato anche di affondi. Pronti? In posizione? Molto bene! Ora possiamo fare un passo in avanti con il piede destro lasciando che la gamba sinistra si pieghi fino a formare un angolo retto. Ricordate però di non farle toccare terra.

 

Sfiorare il terreno di allenamento ma non toccarlo. A questo punto, possiamo tornare sulla posizione iniziale e ripetere l’esecuzione dell’esercizio per 15 volte. In seguito, facciamo lo stesso movimento partendo però con l’altra gamba, sempre per 15 volte. Ora aggiungiamo un terzo esercizio, lo stacco a gambe tese. Per meglio eseguirlo, basta mantenere le gambe allungate e scivolare con la schiena dritta in avanti. Poi si ritorna nella posizione iniziale, comprimendo i glutei.

 

Ricordate che più le gambe sono flesse, più i muscoli del nostro sedere sono attivati. Per iniziare, queste sedute di allenamento possono essere svolte tranquillamente un paio di volte a settimana. Col passare delle settimane, presa maggiore confidenza, il numero delle sedute può essere aumentato. Al tempo stesso è possibile incrementare ripetizioni. Un po’ di pazienza (e fiducia in voi stessi), e la tonicità busserà alla vostra porta.

 

 

Categorie: Alimentazione, Allenamento, Esercizi, Fitness Tips, Palestra, Personal Training




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