14 Dic

Arrampicata sportiva, come prepararsi

      Siria Colorato

Chiudiamo questa settimana dedicata alla montagna e alla stagione invernale che sta per entrare nel vivo con qualche considerazione su un’altra disciplina che lega l’uomo indissolubilmente alla natura. Si tratta dell’arrampicata sportiva, estrema per alcuni, estremamente appagante per altri.

Conquistare centimetri di roccia, presa dopo presa, sforzo dopo sforzo, e vincere così la sfida che la natura propone, è la missione da compiere. Siamo lontani però dall’alpinismo, di cui abbiamo parlato ieri.

Semmai, possiamo considerare l’esplorazione in montagna il padre dell’arrampicata sportiva, che oggi è uno sport che cammina con gambe proprie. O braccia, sarebbe meglio dire. Quelle braccia che dobbiamo rendere affidabili e forti.

Ma sarà pericoloso? Questo il primo pensiero del neofita. Non lo è, nella misura in cui si pratica questo sport con tutte le cautele del caso e in maniera commisurata alle proprie abilità. I professionisti sono deputati a sfidare i propri limiti, chi vuole invece “annusare” deve affidarsi a chi ne sa di più e può ben indirizzarlo.

Esistono diversi tipi di arrampicata: l’arrampicata con l’assenza di mezzi di assicurazione, detta free climbing (ma in questo caso gli atleti dispongopno comunque di protezione grazie all’imbraco, alla corda e ai cosiddetti rinvii), l’arrampicata “indoor”, praticata al chiuso con strutture artificiali.

E poi esistono le specialità per gareggiare, dato che parliamo di uno sport riconosciuto dal CONI. Abbiamo quindi boulder, lead (difficoltà), speed (velocità). Ma prima di partire per la vostra nuova missione, allenatevi presso centri specializzati. Tre mesi per acquisire adeguate conoscenze e poi.. dateci dentro!

 

 

Categorie: Allenamento, Attrezzatura, Motivation, Sport




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