E se invece di lunghe sedute di allenamento ci riducessimo a una ventina di minuti di attività svolta quotidianamente al massimo dell’intensità, per 2 o 3 volte alla settimana?
Questo tipo di domande deve essersele poste anche Izumi Tabata, scienziato giapponese dell’Istituto Nazionale della Salute e dell’Alimentazione di Tokio.
A questo luminare è infatti stata attribuita la paternità di un protocollo nel quale si tracciano le linee guida di un metodo pensato per migliorare resistenza aerobica e anaerobica e per bruciare grassi in maniera più efficace.
Un metodo che si è sviluppato attraverso una sperimentazione che ha coinvolto atleti professionisti ai quali è stato chiesto di allenarsi per quasi due mesi, chi seguendo un modo più tradizionalista chi seguendo le indicazioni dal Sol levante.
Lo studio ha permesso di capire che il gruppo allenatosi con il metodo Tabata ha incrementato la propria capacità anaerobica, potenziando al contempo i muscoli.
Questi dati hanno contribuito a perfezionare una tipologia di allenamento che sostanzialmente si è basata sull’alternare 20 secondi alla massima intensità raggiungibile, a 10 secondi di pausa.
Viene quindi definito un determinato esercizio aerobico o anaerobico e viene eseguito con velocità e intensità al massimo delle potenzialità (corsa, corda, treadmill, gym bikes o esercizi con altri attrezzi dell’home fitness).
Alternando questo sforzo a delle pause per un totale di otto serie avremmo dato vita a una seduta di allenamento pratica ed efficace. Almeno stando alle direttive del metodo Tabata, che fra l’altro sollecita diverse aree del corpo.
Ora, se non siete particolarmente in forma in questo periodo, mi rendo conto che gettarsi in questa avventura può essere decisamente arduo, se non addirittura impossibile.
E allora è bene procedere per gradi e aumentare intensità strada facendo. Ovvio però che il primo passo da compiere è un consulto con un esperto che sappia indirizzarvi al meglio.
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